ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

CONSULTORIO FAMILIARE "L'AGAPE"

TREBISACCE

STATUTO

ART. 1° - E' costituita con sede in Trebisacce provincia di Cosenza, l'Associazione di Volontariato, affiliata all'UCIPEM (Unione Consultori Italiani matrimoniali e Prematrimoniali), denominata: CONSULTORIO FAMILIARE "L’ A G A P E". La sede potrà essere trasferita sulla base di motivate esigenze organizzative, su deliberazione dell'Assemblea dei Soci.

ART. 2° - II Consultorio ha i seguenti scopi:

a) - promuovere i valori del Matrimonio e della Famiglia secondo la Dottrina Cristiano-Cattolica e i dettami della Costituzione della Repubblica Italiana;

b) - offrire gratuitamente consulenza morale, psicologica, medica, sociale, familiare e giuridica, sia prematrimoniale che matrimoniale, a tutti coloro che ne facciano richiesta;

e) - perseguire i propri fini attraverso un servizio professionalmente qualificato e specialistico, destinato alla persona e fondato sui valori della famiglia;

d) - evidenziare ed approfondire la conoscenza dei problemi relazionali, psicologici, etici, sessuali, medici, giuridici, per una consapevole preparazione dei giovani al matrimonio, per l' assistenza alle coppie e per una sensibilizzazione dell'opinione pubblica su tali argomenti anche attraverso corsi di formazione, incontri di studi, dibattiti, pubblicazioni e ogni altra opportuna iniziativa.

 ART. 3°- La metodologia del Consultorio è basata essenzialmente sulla "relazione di aiuto", tendente a stimolare l'autodeterminazione della persona che voglia essere aiutata a prendere coscienza dei propri problemi. Tale attività si esplica con il lavoro di équipe, nel massimo rispetto del segreto professionale.

ART. 4° - Gli Organi del Consultorio sono:

a) - L'Assemblea dei Soci;

b) - L'Assemblea dei Consulenti;

 e) - II Consiglio Direttivo.

ART. 5° - II Primo Socio Promotore del Consultorio Familiare "L'AGAPE" è l'Ordinario della Diocesi di Cassano all'Ionio. Egli non partecipa ai lavori dell'Assemblea.

ART. 6° -I Soci Promotori sono:

a) -I Consulenti Familiari: Severino Adriana, Angiò Lucrezia, Adduci Giuseppina, Cotroneo Mariapia/ Parrotta Maria Cristina, D'Angelo Isabella Lucia, Guglielmi Maria, Regina Anna Maria, Braile Domenica, Gambardella Raffaella, Middonno Giuseppe, Cimminelli Letizia;

b) - II Rev.do sac. Don Gaetano Santagada, Parroco della "Madonna della Pietà" in Trebisacce.

ART. 7° -I Soci Ordinari sono:

Coloro che, condividendo le finalità del Consultorio, ottengono di esservi iscritti su delibera insindacabile del Consiglio Direttivo e si impegnano a dare, per quanto possibile, la loro collaborazione per le iniziative del Consultorio e a versare la quota annua che verrà stabilita dall'Assemblea dei soci, in sede di approvazione di bilancio.

ART. 8° - L'Assemblea dei Soci è costituita dai Soci promotori del Consultorio e dai Soci ordinari che sono in regola con il versamento delle quote sociali. Essa:

a) - determina l'orientamento generale del Consultorio;

b) - propone una rosa da due a tre nominativi all'Ordinario Diocesano, che, fra questi, nomina il Presidente e il Vice Presidente;

d) - delibera sul bilancio preventivo e consuntivo, di cui invia copia all'Ordinario Diocesano per la necessaria approvazione;

e) - amministra il patrimonio del Consultorio.  

L'Assemblea dei Soci viene convocata in seduta ordinaria, almeno una volta l'anno, dal Presidente ed, in seduta straordinaria, ogni qualvolta sia fatta richiesta, sottoscritta e motivata da almeno un terzo dei Soci al Presidente, il quale provvederà alla convocazione entro venti giorni dalla data di ricevimento della richiesta.

L'Assemblea dei Soci è validamente costituita, in prima convocazione con la partecipazione della metà più uno dei Soci e, qualunque sia il numero degli intervenuti, in seconda convocazione, che, preannunciata con l'avviso di prima convocazione, dovrà aver luogo in altro giorno.

L'Assemblea dei soci vota in modo palese, vota invece a scrutinio segreto sui casi concernenti le persone. Le delibere dell'Assemblea vengono prese a maggioranza assoluta dei presenti.

Le modifiche al presente Statuto richiedono, per la validità, il voto favorevole di almeno due terzi dei Soci iscritti.

ART. 9° - L'Assemblea dei Consulenti è costituita dai Soci in possesso della qualifica di "Consulente Familiare". E' suo diritto eleggere, esclusivamente fra i suoi membri, il Direttore del Consultorio Familiare e quattro consiglieri del Consiglio Direttivo. In prima seduta viene convocata dal consulente anziano per le nomine del Direttore e dei quattro consiglieri del Consiglio Direttivo. L'Assemblea dei Consulenti viene convocata dal Direttore del Consultorio e si riunisce validamente secondo le stesse norme, previste per l'Assemblea dei Soci, indicate nell'ART. 8°.

ART. 10° - II Consultorio Familiare, al fine di curare la professionalità dei suoi Consulenti, promuove Corsi di Aggiornamento Professionale su materie di Scienze Umane e Teologiche.

ART. 11° -1 Compiti del Presidente sono: 

a) - avere la rappresentanza del Consultorio ad ogni effetto di legge anche nei confronti di terzi ed in giudizio;

b) - presiedere l'Assemblea dei Soci;

e) - nominare il Segretario-Tesoriere, scegliendolo fra i membri del Direttivo o al di fuori di esso;

d) - firmare insieme al Segretario-Tesoriere i documenti contabili amministrativi del Consultorio;

e) - partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo;

g) - compiere gli atti di ordinaria amministrazione e, della necessaria autorizzazione dell'Assemblea dei Soci, anche quelli di straordinaria amministrazione.

Il Presidente dura in carica tre anni ed è rieleggibile. Egli può farsi sostituire dal Vice Presidente.

Il Segretario-Tesoriere non gode del diritto di voto se nominato fra persone non appartenenti al Consiglio Direttivo.

ART. 12° -I Compiti del Direttore del Consultorio sono:

a) - convocare e presiedere il Consiglio Direttivo;

b) - elaborare l'ordine del giorno delle sedute del Consiglio Direttivo;

e) - dirigere e coordinare tutte le attività specifiche e professionali del Consultorio;

d) - dare esecuzione a tutte le deliberazioni adottate dal Consiglio Direttivo;

e) - dirigere e coordinare il personale e i servizi del Consultorio, seguendo le direttive generali segnalate dall'Assemblea dei Soci e dal Consiglio direttivo;

f) - provvedere al disbrigo delle pratiche relative all'attività del Consultorio;

g) - convocare e presiedere l'Assemblea dei Consulenti. Il Direttore può essere sostituito da uno dei quattro Consiglieri eletti dall'Assemblea dei Consulenti. Egli dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

ART. 13° - II Consiglio Direttivo è composto:

a) - dal Direttore del Consultorio;

b) - dal Presidente del Consultorio;

e) - da un Sacerdote, nella qualità di Assistente ecclesiastico, nominato dall'Ordinario Diocesano;

d) - dai quattro Consiglieri eletti dall'Assemblea dei Consulenti. Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

ART. 14° -I Compiti del Consiglio Direttivo sono:

a) - Determinare, programmare e realizzare tutte le attività del Consultorio;

b) - dare esecuzione alle delibere assembleari;

e) - nominare i nuovi membri dell'Assemblea dei Consulenti;

d) - nominare i nuovi soci ordinari;

e) - predisporre il regolamento che disciplina l'attività del Consultorio

II Consiglio Direttivo delibera a maggioranza assoluta con la presenza di almeno la metà più uno dei suoi membri.

Il Consiglio Direttiivo viene convocato dal Direttore ogni tre mesi e ogni qual volta ne facciano richiesta almeno tre mèmbri del Consiglio medesimo.

ART. 15° -I Compiti del Segretario-Tesoriere sono:

a) - collaborare col Presidente e col Direttore del Consultorio;

b) - curare l'esecuzione dei provvedimenti da essi adottati;

e) - provvedere al disbrigo della corrispondenza con il benestare del Presidente o del Direttore;

d) - partecipare alle sedute dell'Assemblea dei Soci e del Direttivo, redigendo i relativi verbali;

e) - provvedere alle operazioni di tesoreria su regolare mandato del Presidente.

 

ART. 16° - II Consultorio provvede ai propri scopi con le quote annuali dei Soci ordinari, con elargizioni di persone, di enti pubblici e privati e con eventuali rendite di beni di cui dovesse beneficiare.

ART. 17° - L'Ordinario Diocesano si impegna a dare per l'ordinaria gestione un valido contributo economico annuale e, approvato la delibera di bilancio di cui all'Ari 8 lettera d), si farà carico delle spese di avviamento e di mantenimento del Consultorio Familiare,

contemplate in bilancio, qualora questo fosse nella impossibilità di provvedervi con le proprie risorse economiche.

ART. 18° - In caso di scioglimento o cessazione del Consultorio, per qualsiasi motivo, quanto è di sua proprietà o dotazione sarà devoluto a favore della Diocesi di Cassano all'Ionio.

ART. 19° - La qualifica di Socio si perde per dimissioni notificate al Consiglio Direttivo o per indegnità, a giudizio insindacabile del Consiglio Direttivo.

ART. 20° - L'Assemblea dei Soci, qualora le circostanze ne consigliassero la opportunità, può deliberare perché si proceda per l'elezione del Consultorio Familiare "L'AGAPE" ad Ente Giuridico.

ART. 21° - Sono considerati benemeriti del Consultorio Familiare, le persone, gli enti, le associazioni che con il prestigio della loro adesione e collaborazione o con l'aiuto economico, sostengono le iniziative del Consultorio e contribuiscono a rendere sempre più efficiente e qualificata la sua azione.

ART. 22° - II Consultorio familiare non ha fini di lucro.

ART. 23°- Per quanto non espressamente contemplato nel presente statuto si fa  riferimento alle disposizioni vigenti di legge.

TREBISACCE, 22 luglio 1994.